00 29/01/2009 09:42
Kiru' appartiene alla specie chiamata parrocchetto del Senegal o, molto piu' semplicemente, "senegal" (poicephalus senegalus).

Ha una storia molto diversa da quella di Jefferson, e delle caratteristiche, soprattutto comportamentali, quasi agli antipodi.

Nasce il 9 aprile 2008, con un ritardo alla schiusa di quasi 2 settimane, da una coppia alla sua prima covata. Dopo i primi 10 giorni, la madre cessa l'imbecco dei piccoli, e l'allevatore si trova costretto a toglierli in anticipo dal nido per iniziare lo svezzamento a mano. Di comune accordo con lui, e soltanto perche' avevo in casa l'attrezzatura ed ero gia' relativamente esperta, decidiamo che saro' io a svezzarlo, in modo che lui possa seguire i fratelli.

A questo punto e' doverosa una piccola nota: i pappagalli che si trovano in vendita oggi sono allevati "dai genitori" o "allevati a mano". alcuni allevatori senza molti scrupoli vendono dei piccoli non ancora completamente svezzati, o meglio nella fase terminale del loro svezzamento, offrendo una piccolissima riduzione del prezzo e convincendo l'acquirente che il piccolo "si affezionera' di piu'", e che farli passare dal cibo liquido al solido "e' facile", ed e' facile anche "l'imbecco". Sono tutte falsita'. Lo svezzamento e' una fase estremamente delicata e complessa, serve tempo, attrezzature anche costose, conoscenze. non e' affatto vero che si affezionano di piu', anzi: mosse sbagliate in questa fase possono causare traumi veri e propri, che potrebbero venire fuori in tempi successivi.
nessun allevatore inoltre si curera' di dirvi che c'e' da lavorare moltissimo sulla socializzazione.

per chi volesse approfondire, l'articolo della Friedman che ho consultato durante l'allevamento di Kiru' e' il seguente:
www.thegabrielfoundation.org/pdffiles/socialization.pdf

Da cosi':


A cosi':


in tre mesi circa... e tanto tanto lavoro.

Come molte specie africane, Kiru' ha alcune caratteristiche veramente adorabili, e altre veramente moleste.
La primissima che salta all'occhio, soprattutto con i cuccioli, e' la diffidenza estrema, la paura delle cose sconosciute, e anche l'aggressivita' come reazione di difesa. Per circa una settimana dal suo arrivo a casa mia, ogni volta che arrivava l'ora dell'imbeccata, Kiru' reagiva all'apertura della porta svegliandosi e iniziando a ringhiare a tutto volume, ancora prima di aver capito cosa stesse succedendo. Questo ogni 3-4 ore, per 6-7 giorni di seguito!

Un primo passo e' stato quello di mantenere gli orari, naturalmente, e produrre alcuni rumori prima di aprire la porta e soprattutto prima di tirarlo fuori dalla camera calda. Un fischio a basso volume, parole in tono sommesso, sempre gli stessi gesti. Piano piano il ringhiare si e' ridotto d'intensita', per poi cessare del tutto.

Un altro lavoro e' stato fatto su elementi della vita di ogni giorno, per farlo familiarizzare con forme, colori, tipi di materiali, suoni anche improvvisi, facce... lavorando quindi sulla vista, sull'udito e sul "tatto" (i pappagalli usano il becco per assaggiare e considerare molto la natura delle cose).
Kiru' fin da piccolo e' stato abituato ad avere a che fare con colori intensi e colori che, in alcuni adulti, risultano fastidiosi, come il rosso e altri colori dalle sfumature calde.


ha giocato con un peluche di riccio gia' in camera calda


e, anche se con risultati non troppo brillanti, ha cercato di socializzare con un "fratellino adottivo" neozelandese:


... in questo caso iniziando ad evidenziare gia' giovanissimo alcuni dei suoi tratti caratteriali piu' molesti: una spiccata territorialita' e anche tanta tanta gelosia [SM=x1104383]

in compenso, crescendo e mettendo le piume, ha iniziato a passare piu' tempo fuori dal suo nido artificiale, e a mostrare fiducia e dolcezza, dormendo in braccio sdraiato dentro i maglioni:


una volta messe tutte le penne, anche se non ancora tutte le piume, ha iniziato diligentemente a fare gli allenamenti per il volo:


...e anche a fare il clown...


adesso e' specializzato in informatica:


o, per essere piu' precisi, nello smaltimento di attrezzature informatiche tramite la distruzione:


[SM=x1104388]

Per tracciare un suo "quadro psicologico", direi che abbiamo un pappagallo territoriale, geloso, affettuoso al limite dell'appiccicoso, naturalmente distruttivo, curioso fin dove incontra il limite della sua innata diffidenza e paura per le cose nuove, un po' rissoso e poco portato ai rapporti con soggetti di specie diversa dalla sua, un po' mordace e attualmente in grado di fare distinzione tra maschi e femmine umani, con una netta preferenza per i soggetti femminili che finisce per tradursi spesso in sonore beccate ai maschietti.

Alcune di queste caratteristiche sono normali e anche sane, su altre invece e' bene andare a lavorare nel tempo per permettere a tutti di vivere meglio.
Mi spiego: se avessi in casa un pappagallo che, appena sveglio, non si mettesse a strillacchiare un po', fare "comizi" con versi anche sgradevoli per una buona mezz'ora, penserei come minimo che e' in punto di morte o comunque malatissimo. i pappagalli SONO rumorosi, per quanto esista una grandissima differenza tra la rumorosita' sana e quella patologica. Kiru' al mattino fa sempre un "discorso al popolo" che dura anche un'oretta, molto vario e che si arricchisce di giorno in giorno con i nuovi suoni che impara. Tutto questo e' normale e sanissimo, e a parer mio va lasciato cosi'.

L'uso del becco invece puo' causare qualche problema, e bisogna lavorarci su molto. E' normale e naturale che lo usi per assaggiare ed esplorare, e ci sono fasi di crescita in cui deve imparare a dosarne la forza, quindi qualche beccata dolorosa ci puo' stare. Una volta che abbia dimostrato di saper fare una differenza tra "forte" e "piano", pero', non ci sono scuse: volare in testa al fidanzato per cercare di staccargli un orecchio al primo incontro, soltanto perche' si e' permesso di abbracciare "mamma" o sedersi al pc.... beh, no!

Come per l'addomesticamento, anche per la socializzazione si "lavora" a piccoli passi, per periodi di tempo limitati per quanto riguarda la sessione di lavoro, ma a lungo termine per ottenere il risultato - o meglio, seguendo i tempi del pappagallo.
questo serve per tenere viva l'attenzione del pappagallo per quei 10 - 15 minuti in cui cerchiamo di invogliarlo a tenere un certo comportamento, per non stancarlo o stressarlo, e per ripetere l'interazione con tutta la pazienza e la calma che serve per ottenere una risposta... senza mai, mai e poi ancora mai forzarlo.

Sia per addomesticare che per socializzare, la prima domanda che ci si deve porre e' "Perche' il pappagallo dovrebbe fare o non fare questa cosa? Che alternativa migliore ha? Sto sbagliando qualcosa io?".
L'osservazione va fatta tenendo presente il SUO punto di vista: non vale dire "perche' lo voglio io"!!

Alcuni esempi: se kiru' mi distrugge il cavo del mouse ogni volta che si trova sulla scrivania, a me di sicuro non fa piacere. sgridarlo non servira', pero': cosa ne sa lui del fatto che mi serve per il computer, piuttosto che e' costoso? Niente.
Sta distruggendo il cavo perche' ha voglia di giocare, perche' io lo sto trascurando, perche' se lo trova sotto il becco e non c'e' altro a disposizione... i motivi possono essere tantissimi.
Posso togliere il mouse e riempire la scrivania di giocattoli adatti o, ancora meglio, quando lo lascio libero mi dedico completamente a lui.
facendo cosi', non ho piu' avuto problemi di cavi: Kiru' e' geloso e bisognoso di coccole, e tutto quello che desiderava, in realta', era attirare la mia attenzione in un modo qualunque - perfino sentirsi dire "no" e farsi prendere per farsi spostare dal cavo erano meglio che niente.
A livello educativo, si puo' dire che "no" e farsi spostare funzionassero come dei rinforzi positivi, quindi completamente al contrario del mio intento. mordendo il cavo, kiru' aveva precisamente quello che voleva: attenzioni.
togliendo il cavo, e dedicandomi a lui, abbiamo in due quello che vogliamo: un mare di coccole e dei cavi interi.

un altro lavoro da fare e' quello relativo agli ospiti umani... kiru' e' per sua natura curioso e salirebbe in testa a chiunque, staccando orecchini, assaggiando occhiali e divertendosi con le collane di tutti. magari anche staccando qualche testa maschile.
Il primo lavoro qui l'ho dovuto fare su di me... e convincermi che non e' affatto vero che a tutti piacciono gli animali, e che se anche piacciono non e' detto che piacciano i pappagalli, o se anche piacessero i pappagalli non e' detto che piaccia Kiru' in quanto individuo (una mia amica va pazza per jefferson e non sopporta Kiru', ad esempio).
Quindi, fino a prova contraria, durante le visite i pappagalli stanno nella loro casetta. se non e' giusto forzare loro, non e' neanche giusto forzare gli umani ospiti.

discorso diverso per il fidanzato... li' un minimo di socializzazione bisognava davvero farla!!!!!
io sono fortunata, la persona in questione e' dotata di molta pazienza e anche tolleranza.
Abbiamo quindi iniziato con una conoscenza graduale e un po' golosa: tante chiacchiere con le sbarre in mezzo, qualche carezzina, e dei premi alimentari. Come sempre, e' fondamentale il creare l'abitudine: a vedere la persona, sentire la sua voce. capire che non e' una minaccia.
poi si passa alla conoscenza fuori gabbia, e in questo caso fondamentali sono le attenzioni, che devono essere corrette, e il tenere viva l'attenzione del pappagallo con qualcosa di suo gradimento - nel caso di Kiru', maneggiare oggetti che gia' conosca e di cui non abbia paura, e farlo giocare.
Adesso vanno piuttosto d'accordo, e al mio ragazzo e' perfino permesso occupare il mio posto al pc senza rischiare l'assalto frontale per la difesa della sedia di mamma'..... per fortuna! (inizio ad essere gelosa io pero' ihhihi).

per gli oggetti nuovi, invece, con forme e colori insoliti, c'e' sempre da avere pazienza. lasciarli in bella vista anche per giorni, non imporli mai, aspettare che sia lui a mostrare interesse, avvicinarsi, assaggiarli. ancora una volta, le parole chiave sono rispetto e pazienza.

Socializzazione vuol dire rendere il pappagallo capace di vivere nell'ambiente in cui risiede, conoscere forme, colori, suoni, sapori, persone e rapportarsi con essi senza timore, per poter vivere in modo sereno la quotidianita'
tramite rinforzo positivo, lo si puo' invogliare a sviluppare meglio e tenere dei comportamenti, come il rientrare in gabbia, che sono utili a noi ma anche a lui - e fare in modo di ottenere la risposta desiderata anche se il soggetto umano che la richiede e' diverso da quello abituale. Ad esempio, se io sono via, o sto male, posso chiedere ad altri di liberare kiru' per l'uscita giornaliera, poiche' lui sa che se tornera' dentro avra' un premio e quindi tendera' a farlo abbastanza bene. questo rende la vita facile agli umani, ma migliore per lui, poiche' se io sono via o malata lui puo' uscire ugualmente.

altra parte della socializzazione e' quella relativa all'essere "maneggiati"... nota dolente per i pappagalli. kiru' e' un fifone: se viene toccato o preso in modo sbagliato tende a strillare come se gli si stessero rompendo tutte le ossa una ad una. tutto finto: semplicemente, ha paura delle cose nuove.
i pappagalli non andrebbero smanecciati troppo, in linea generale, ne' afferrati a due mani o che. e' pur vero che ogni tanto si rende necessaria la visita veterinaria, ad esempio, ed e' vero che noi abbiamo le mani per interagire con loro e per accarezzarli.
cerco di abituare kiru' ad essere toccato un po' ovunque (e anche girato sulla schiena quando ne ha voglia), senza forzarlo per quanto possibile. ci sono giorni in cui non vuole, altri in cui si diverte anche lui: anche questo va tenuto presente. tutto deve essere un piacere per entrambi.

la specie di Kiru' e' "lenta", e per diventare adulta impiega 3 o 4 anni - intendendo con adulto "sessualmente maturo". sebbene le fasi piu' importanti per l'apprendimento siano quelle iniziali, i pappagalli apprendono per tutta la loro vita, quindi c'e' sempre da darsi da fare per trovare nuovi stimoli, nuove cose interessanti da fare e da conoscere.
far tenere loro il cervello acceso e' il modo migliore per averli felici e soddisfatti!! [SM=x1104379]

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....So if you meet me
have some courtesy, have some simpathy
and some taste....